"La
prima e suprema di tutte le sfere è quella delle stelle fisse,
contenente se stessa e tutte le cose, e perciò immobile. Essa è infatti
il luogo dell'universo al quale si riferiscono il moto e la posizione di
tutte le altre stelle. Dappoiché alcuni stimano che in qualche modo pur
essa muti: noi segneremo nella deduzione del moto della terra un'altra
causa a tale sua apparenza. Prima fra le stelle
mobili viene Saturno, che compie la propria orbita in trent'anni. Dopo
questo Giove, che si muove con un periodo di dodici anni. Indi Marte,
che gira in un biennio. Il quarto posto nell'ordine tiene la rivoluzione
annua, nella quale abbiam detto la terra essere contenuta, con l'orbe
lunare come epiciclo. Nel quinto posto si muove in nove mesi Venere.
Mercurio infine occupa il sesto, che in ottanta dì conchiude il suo giro
nello spazio. Ma in mezzo a tutti sta il sole. Chi infatti, in tale
bellissimo tempio, metterebbe codesta lampada in un luogo diverso o
migliore di quello, donde possa tutto insieme illuminare? Perciò non a
torto alcuni lo chiamano lampada del mondo, altri mente, altri
reggitore. Trismegisto lo chiama Dio visibile, Elettra, nella tragedia
di Sofocle, colui che tutto vede. Così, per certo, come assiso su un
trono regale, il sole governa la famiglia degli astri che gli ruotano
intorno." (De revoutionibus orbium coelestium, 1. I, cap. X)
(Mikołaj Kopernik, in italiano Niccolò Copernico; Toruń, 19 febbraio 1473 – Frombork, 24 maggio 1543)
(Mikołaj Kopernik, in italiano Niccolò Copernico; Toruń, 19 febbraio 1473 – Frombork, 24 maggio 1543)