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mercoledì 19 dicembre 2018

Aloysius "Alois" Alzheimer (Marktbreit, 14 giugno 1864 – Breslavia, 19 dicembre 1915) è stato uno psichiatra e neuropatologo tedesco. Collega di Emil Kraepelin, Alzheimer fu il primo a descrivere un caso di "demenza senile", malattia successivamente definita da Kraepelin malattia di Alzheimer. 
Il caso sicuramente più importante nella carriera di Alzheimer è quello della signora Augusta D., che arriva alla clinica il 26 novembre 1901. Subito, Alzheimer si accorge che la donna ha qualcosa di anomalo. Augusta D. ha circa 50 anni, ed è moglie di un impiegato delle ferrovie. Presenta disorientamento e allucinazioni, perdita di memoria e, soprattutto vistose ossessioni di gelosia verso il marito. Dal punto di vista fisico non presenta alcun tipo di anomalie se non un'insufficienza di peso, le pupille reagiscono bene e sono presenti i riflessi patellari. È anche violenta con gli altri ricoverati della clinica, così viene isolata, è perplessa e paurosa ad ogni visita dell'illustre dottore. Alzheimer si rende subito conto che questa paziente rappresenta un caso fondamentale per la scienza, tanto da ordinare di farle molte foto per documentare al meglio il decorso. Alzheimer prescrive bagni caldi e diete per alleviare agitazione ed insonnia; ma in taluni casi risultano di fondamentale importanza i sonniferi. Augusta D. grida e picchia non appena la si vuole visitare; la sua agitazione si manifesta nel vagare costantemente, nell'agire a casaccio e, soprattutto, nel lamentarsi. Si riscontrano, inoltre, difficoltà nel trovare termini tecnici, disturbi della scrittura. Augusta D. muore l'8 aprile 1906: dall'autopsia, Alzheimer nota come il cervello sia uniformemente atrofico senza macroscopici focolai; i vasi cerebrali più grandi presentano alterazioni arteriosclerotiche, alterazioni delle fibrille nervose. (da Wikipedia)
La valorosa Téméraire trainata al suo ultimo ancoraggio per essere demolita, 1838, 90,7x121,6 cm., olio su tela, National Gallery, Londra.
(Joseph Mallord William Turner; Londra, 23 aprile 1775 – Chelsea, 19 dicembre 1851)
Piatto con Gorgona, 1918, maiolica, Museo Internazionale delle Ceramiche, Faenza.
(Achille Calzi; Faenza, 4 settembre 1873 – Faenza, 19 dicembre 1919)
"I capricci della Callas non tolgono a me più di quanto non tolgono a lei stessa."
 (Renata Tebaldi, soprano; Pesaro, 1º febbraio 1922 – Città di San Marino, 19 dicembre 2004)

martedì 19 dicembre 2017

Giacobbe e l'Angelo (dettaglio), 1911, Museo Andersen, Roma.
(Hendrik Christian Andersen; Bergen, 17 aprile 1872 – Roma, 19 dicembre 1940)


"I was only going to say that heaven did not seem to be my home; and I broke my heart with weeping to come back to earth; and the angels were so angry that they flung me out into the middle of the heath on the top of Wuthering Heights; where I woke sobbing for joy." da Wuthering Heights, 1847.
(Emily Jane Brontë, nota anche con lo pseudonimo di Ellis Bell, scrittrice e poetessa; Thornton, 30 luglio 1818 – Haworth, 19 dicembre 1848)
in foto: dettaglio del volto di Emily Brontë da un quadro dipinto dal fratello Patrick, National Portrait Gallery, Londra.