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sabato 3 giugno 2023

 


"Devo iniziare a prendermi cura di me, ergo a prendermi la responsablità di amarmi, guai ad affidare agli altri il proprio destino, il proprio progetto di felicità. Proverò quindi a volermi bene o almeno a perdonarmi. Smettendo di giudicarmi, condannarmi, vergognarmi."

 (Alessandra Appiano, scrittrice, giornalista, autrice televisiva; Asti, 30 maggio 1959 – Milano, 3 giugno 2018)

 


"If you cannot be a poet, be the poem."

 (David Carradine, pseudonimo di John Arthur Carradine, attore; Los Angeles, 8 dicembre 1936 – Bangkok, 3 giugno 2009)

 


"Up to that point, I had been what you jokingly call a 'two-page' actor. I would have a scene here, or a little scene there. But suddenly with 'Gunsmoke', I had to do 15 pages every day, and all the dialogue and do the whole thing. I was in way over my head. I was very concerned about it, and it was very hard, the first couple of years, to get really into the character."

 (James Arness, all'anagrafe James King Aurness, attore in numerosi film e telefilm di genere western e fratello maggiore dell'attore Peter Graves; Minneapolis, 26 maggio 1923 – Los Angeles, 3 giugno 2011)

lunedì 3 giugno 2019

Anna Coleman Ladd, scultrice (Bryn Mawr, 15 luglio 1878 – Boston, 3 giugno 1939). Quando il marito fu trasferito a Parigi come medico della Croce Rossa americana, la Colemann lo seguì, e in questa città incontrò Francis Derwent Wood, fondatore a Londra del Dipartimento di Maschere per visi sfigurati, e con la sua collaborazione aprì a Parigi una analoga struttura, denominandola Studio per le maschere-ritratto. Lo studio e la ricerca del migliore modo in cui migliorare le condizioni di vita dei soldati sfigurati durante il primo conflitto mondiale la occuperà per tutto il resto della sua vita.
La guerra aveva lasciato un gran numero di soldati gravemente mutilati e sfigurati nel volto dalle esplosioni, impossibilitati a riprendere una vita sociale a causa del ribrezzo suscitato dai volti deturpati. La Coleman studiava il volto danneggiato, ne faceva un calco in gesso, argilla o plastilina dal quale modellava, anche utilizzando le foto ricordo precedenti la mutilazione, una maschera su misura in rame zincato che veniva successivamente dipinta con un colore il più possibile simile alla pelle del soggetto, così che potesse venire indossata come protesi, fissandola con lacci o agli occhiali.
Le protesi fisse, grazie al loro alto grado di verosimiglianza nel ricreare la fisionomia degli ex soldati, seppure nel limite della loro espressività, permisero di ridare dignità a centinaia di sfortunati giovani.
Per il suo disinteressato impegno e per il valore etico e sociale della sua opera, le fu conferita la Legion d'Onore dallo Stato francese. (da wikipedia)
"Naturally enough when I was a young dancer, I was terribly anxious to get ahead, and to get ahead quickly. I was impatient with all those older people who talked of the long grind to the top, who turned me down for jobs I knew I could do."
(Anna Neagle, nome d'arte di Florence Marjorie Robertson, attrice; Forest Gate, 20 ottobre 1904 – West Byfleet, 3 giugno 1986)
"The theater should be free to the people just as the Public Library is free, just as the museum is free. ... I want the theater to be made accessible to the people."
(Eva Le Gallienne, regista, attrice, produttrice; Londra, 11 gennaio 1899 – Weston, 3 giugno 1991)
"People always ask me if I'm like Blanche. And I say, Well, Blanche was an oversexed, self-involved, man-crazy, vain Southern belle from Atlanta -- and I'm not from Atlanta!"
(Rue McClanahan, attrice; Healdton, 21 febbraio 1934 – New York, 3 giugno 2010)

domenica 3 giugno 2018

"One of the reasons I did all the Greeks and Arab parts I did was because I was trying to identify myself as a man of the world. I lived in Greece, in France, Iran and all over the world, Spain, trying to find a niche where I would finally be accepted."
(Anthony Quinn, nome d'arte di Antonio Rodolfo Quinn-Oaxaca, attore; Chihuahua, 21 aprile 1915 – Bristol (Rhode Island), 3 giugno 2001)
"Vola come una farfalla, pungi come un'ape."
(Muhammad Ali, nato Cassius Marcellus Clay Jr., superstar del pugilato; Louisville, 17 gennaio 1942 – Scottsdale, 3 giugno 2016)
Uomo che suono il liuto, 1576, olio su tela, 77x60 cm., Museum of Fine Arts, Boston.
(Bartolomeo Passerotti o Passarotti; Bologna, 1529 – 3 giugno 1592)