"Tu sali sul palco, hai dinnanzi, come ce le ho avute, piazze piene di
gente. È un po' una sceneggiata, un atto teatrale: i saluti, la
presentazione, gli evviva, le bandiere. Tutto questo, però, è come
l'involucro. Poi comincia una cosa molto più difficile e profonda: tu
che stai là sopra riuscirai a comunicare veramente? Lo scopri solo se
c'è un momento, del comizio,
del tuo discorso, in cui senti che ti puoi fermare, senza nemmeno
finire la frase. Ti fermi e ti accorgi che la piazza non si muove perché
aspetta il seguito della tua frase. Se in quel momento ti accorgi che
ti puoi fermare, bere un bicchiere d'acqua, soffiarti il naso o non fare
nulla, e la piazza sta ferma a sentire, allora vuol dire che si è
creato un filo, una comunicazione, un legame, tanto forte quanto
impalpabile, tra te e le persone."
(Pietro Ingrao, politico, giornalista e partigiano; Lenola, 30 marzo 1915 – Roma, 27 settembre 2015)