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lunedì 24 giugno 2019

Lo specchio della morte, 1929 ca., olio su tela, 83x66 cm., Collezione Santander.
(José Luis Gutiérrez Solana; Madrid, 1885 – Madrid, 24 giugno 1945)

martedì 30 aprile 2019

"Pensi che lo lascerei morire da solo? Starò con lui fino all'ultimo momento." Alla scrittrice Henriette von Schirach.
(Eva Anna Paula Braun Hitler, compagna e moglie per un giorno di Adolf Hitler; Monaco di Baviera, 6 febbraio 1912 – Berlino, 30 aprile 1945)
Foto: travestita da Al Jolson in The Jazz Singer per una festa nel '37, a Monaco.

domenica 28 aprile 2019

"Ben, ti mando un buongiorno, con una tenerezza speciale, sen­to tutta la pena, la tua ansia nel seguire questo processo che vaglia i tra­ditori. Io ti comprendo ma devi essere forte. Il destino dei grandi è forse quel­lo di essere traditi. È triste. Cesare da suo figlio… Napoleone da tutti, dalla stessa moglie Maria Luisa e Giuseppina… Tu da tuo genero e dai tuoi ministri. Oggi è il sangue e solo il sangue che può lavare l'onta. Oggi è la forza, e solo la tua forza, dura, violenta, crudele che potrà seppellire la vergogna. Non si può né si deve dimenti­ca­re che uno dei primi respon­sabili della tua tragedia, oltre che quel vecchio incartapecori­to e invigliacchito del sabaudo, e di quel massone venduto lercio di Badoglio, è stato Ciano uno dei maggio­ri istigatori – vile sudicio interessato e falso. E così non devi né puoi dimenticare che la sua degna compagna, per certo tua figlia, è stata degna compagna delle trame di suo marito. Come ha dimenticato di es­sere una Mussolini mentre si affilavano le armi contro il suo stesso padre così non può vanta­re oggi legami di sangue. È facile fa­re la figlia ravveduta o pentita. Quando si è tradito una volta il proprio sangue, si può tradirlo anche due. E se adesso che suo marito è alle soglie della meritata punizione, lei se ne frega e viene da te, fedele figlia devota e pentita, è indegna, così come sarebbe indegna nel chiederti pietà per lui. Poiché nel primo caso rinne­gando il marito del quale ha segui­to la sporca e vile politica partecipan­dovi vivamente – rinnega il suo stesso esse­re di moglie fedele. E se lo rigetta da sé – ora dopo averlo ella stessa aiutato nel tradimen­to contro suo padre – è infamia. Così com'è infamia e viltà se tenta salvarlo dal giusto ca­stigo. Se cominci a punire e colpire così possia­mo essere veramente sicuri di avere soddi­sfazione contro i vigliacchi e i traditori e di ricostruire sui cocci sporchi di melma. Via Ben! è inutile tergiversare oggi chi ha mancato deve pagare. Se il tribunale nasce sotto auspici di debolezza e di acquiescenza, è inutile crearlo ed è inutile fare processi. Il popolo non vuole né può più essere preso in giro. Ho il diritto di dirti queste cose per quello che ho sofferto e ho il dovere perché ti amo, ti amo come uomo e soprat­tutto come capo. Ricordati, o oggi o mai più." Dalle lettere a Mussolini.
(Clarice Petacci, conosciuta come Claretta o Clara, amante di Benito Mussolini; Roma, 28 febbraio 1912 – Giulino, 28 aprile 1945)

domenica 27 gennaio 2019

Tramonto con stagno, 1917, olio su tela, 89x105 cm., collezione Roby Ferruzzi, Venezia.
(Teodoro Wolf Ferrari; Venezia, 29 giugno 1878 – San Zenone degli Ezzelini, 27 gennaio 1945)

martedì 18 dicembre 2018

Gabriele Maria D'Annunzio, detto Gabriellino e conosciuto anche come Gabriele Steno, attore e regista (Roma, 10 aprile 1886 – Roma, 18 dicembre 1945)
Si ammalò misteriosamente nel 1925; la madre Maria Hardouin di Gallese accusò la nuora Maria Teresa Brizi di averlo avvelenato. Mentre Gabriellino era in clinica a curarsi, la moglie, in carcere in attesa di processo, morì nel 1926 di tubercolosi. Gabriellino visse fino al '45, sempre tormentato da disturbi nervosi e alla vista, probabilmente causati dalla sifilide che forse non gli aveva passato neppure la moglie (secondo il biografo Paolo Alatri tra Gabriellino e la giovane morte i rapporti erano solo "fraterni").

giovedì 31 maggio 2018

La notte prima dell'esame, 1895, olio su tela.
(Leonid Osipovič Pasternak; Odessa, 4 aprile 1862 – Oxford, 31 maggio 1945)

martedì 1 maggio 2018

Vittoria, 1928, mascotte per radiatore, vetro.
(René Jules Lalique; Ay, 6 aprile 1860 – Parigi, 1º maggio 1945)

giovedì 12 aprile 2018

"No business which depends for existence on paying less than living wages to its workers has any right to continue in this country." Dal discorso sul National Industrial Recovery Act, 16 giugno 1933.
(Franklin Delano Roosevelt, trentaduesimo Presidente degli Stati Uniti d'America; Hyde Park, 30 gennaio 1882 – Warm Springs, 12 aprile 1945)

martedì 20 marzo 2018

"I dreamed of him last night, I saw his face
All radiant and unshadowed of distress,
And as of old, in music measureless,
I heard his golden voice and marked him trace
Under the common thing the hidden grace,
And conjure wonder out of emptiness
Till mean things put on beauty like a dress
And all the world was an enchanted place.

And then methought outside a fast locked gate
I mourned the loss of unrecorded words,
Forgotten tales and mysteries half said,
Wonders that might have been articulate,
And voiceless thoughts like murdered singing birds.
And so I woke and knew he was dead." The Dead Poet, 1901.


(Alfred Bruce Douglas, Marchese di Queensberry, soprannominato "Bosie", poeta uraniano e rovina di Oscar Wilde; Worcestershire, 22 ottobre 1870 – Lancing, 20 marzo 1945)