
Marie
Anne de Cupis de Camargo (Bruxelles, 15 aprile 1710 – Parigi, 20 aprile
1770) è stata una danzatrice francese. Nota anche come La Camargo, fu
una delle più conosciute danzatrici nell'Europa di fine Settecento.
Il padre, Ferdinand Joseph de Cupis, si guadagnava appena da vivere come
violinista e maestro di ballo, e la educò fin da piccola perché
calcasse le scene dei teatri. All'età di 10 anni
ricevette lezioni da Françoise Prévost (1680-1741), allora prima
ballerina dell'Opéra, e ben presto ottenne scritture come première
danseuse, prima a Bruxelles e poi a Rouen.
Il suo debutto con il
Balletto dell'Opéra di Parigi risale al 5 maggio 1762, in Les Caracteres
de la Danse, in cui si esibì, prima fra le donne, in un entrechat
quatre (salto nel quale si intrecciano velocemente le gambe due volte in
aria prima di atterrare), che immediatamente la innalzò a regina delle
scene. Fu innovatrice nei costumi in quanto per prima tolse il tacco
alle scarpe e accorciò sopra la caviglia le gonne per poter ottenere una
maggiore libertà di movimento, scelte che la promossero come ideatrice
di nuove mode. Alla corte del re si cominciò a seguirne le scelte, le
sue acconciature erano di rigore, il suo calzolaio fece fortuna.
Nella prima metà del XVIII secolo la ricerca nella danza iniziava a
rompere i cliché della danza a terra, intraprendendo la lenta strada
verso la sconfitta della forza di gravità. Lo stile di Luigi XIV e il
tradizionale ballet de cour, cresciuti in contemporanea, erano fatti di
movimenti maestosi e sfruttavano al massimo la grazia delle figure
disposte su una superficie orizzontale; ma la tecnica evolveva in una
continua ricerca di nuovi movimenti. Uno dei primi ballerini che diedero
la sensazione dell'elevazione fu Jean Balon (e ancora oggi la capacità
di dare la sensazione di rimanere sospesi in aria tipica dei ballerini è
detta, appunto, "balon").
La Camargo divenne il simbolo di questa
rivoluzione. Oggi è difficile comprendere l'eccitazione di chi assisteva
a questi primi esperimenti, abituati come siamo al virtuosismo
assoluto. Di fatto la Camargo non aveva una grande elevazione nei suoi
movimenti, e la sua agilità non era molto vivace. Giacomo Casanova, che
ebbe la fortuna di vederla danzare, descrisse una danseuse che eseguiva
molti salti, ma senza una particolare elevazione. Si trattava di un
inizio, nonostante tutto: il concetto di danse terre à terre veniva
superato da quello di danse haute. La ballerina divenne, di fatto, il
simbolo di questa nuova danza e venne spesso associata ai balletti
dell'erede di Jean Baptiste Lully, Jean Philippe Rameau, che le dedicò
anche un movimento (La Cupis) dal V dei suoi Pièces de clavecin en
concerts del 1741. La danzatrice affascinò il proprio pubblico grazie
anche al proprio temperarmento scenico e al proprio magnetismo; di lei
Voltaire disse che danzava come un uomo: l'aggressività della sua
tecnica brillante, se confrontata a quella di altre ballerine,
costituiva una svolta nella storia del balletto. Di fatto fu la prima a
strappare agli uomini il monopolio della danza. (da wikipedia)
Foto: Nicolas Lancret, La Camargo, 1730, olio su tela, 45x54 cm., Musée des Beaux-Arts de Nantes.