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giovedì 20 aprile 2023

 


"I think you always have to keep your eye open and take advantage of anything that may come your way."

 (Robert Morse, attore e cantante; Newton, 18 maggio 1931 – Los Angeles, 20 aprile 2022)

 


"They don't make 'em too big for this business." a chi le chiedeva se il suo essere una maggiorata le avesse mai creato imbarazzo.

 (Tempest Storm, nata Annie Blanche Banks, attrice e ballerina di genere burlesque; Eastman, 29 febbraio 1928 – Las Vegas, 20 aprile 2021)

 


"In every lost soul the bones of a miracle."

 (Avicii, pseudonimo di Tim Bergling, dj, compositore, produttore discografico; Stoccolma, 8 settembre 1989 – Mascate, 20 aprile 2018)

sabato 20 aprile 2019

"No man knows till he has suffered from the night how sweet and dear to his heart and eye the morning can be." Da Dracula, 1897.
(Abraham Stoker, detto Bram; Clontarf, 8 novembre 1847 – Londra, 20 aprile 1912)
Ritratto di Giovanni Presti, Accademia Carrara, Bergamo.
(Francesco Coghetti; Bergamo, 12 luglio 1802 – Roma, 20 aprile 1875)
Marie Anne de Cupis de Camargo (Bruxelles, 15 aprile 1710 – Parigi, 20 aprile 1770) è stata una danzatrice francese. Nota anche come La Camargo, fu una delle più conosciute danzatrici nell'Europa di fine Settecento.
Il padre, Ferdinand Joseph de Cupis, si guadagnava appena da vivere come violinista e maestro di ballo, e la educò fin da piccola perché calcasse le scene dei teatri. All'età di 10 anni ricevette lezioni da Françoise Prévost (1680-1741), allora prima ballerina dell'Opéra, e ben presto ottenne scritture come première danseuse, prima a Bruxelles e poi a Rouen.
Il suo debutto con il Balletto dell'Opéra di Parigi risale al 5 maggio 1762, in Les Caracteres de la Danse, in cui si esibì, prima fra le donne, in un entrechat quatre (salto nel quale si intrecciano velocemente le gambe due volte in aria prima di atterrare), che immediatamente la innalzò a regina delle scene. Fu innovatrice nei costumi in quanto per prima tolse il tacco alle scarpe e accorciò sopra la caviglia le gonne per poter ottenere una maggiore libertà di movimento, scelte che la promossero come ideatrice di nuove mode. Alla corte del re si cominciò a seguirne le scelte, le sue acconciature erano di rigore, il suo calzolaio fece fortuna.
Nella prima metà del XVIII secolo la ricerca nella danza iniziava a rompere i cliché della danza a terra, intraprendendo la lenta strada verso la sconfitta della forza di gravità. Lo stile di Luigi XIV e il tradizionale ballet de cour, cresciuti in contemporanea, erano fatti di movimenti maestosi e sfruttavano al massimo la grazia delle figure disposte su una superficie orizzontale; ma la tecnica evolveva in una continua ricerca di nuovi movimenti. Uno dei primi ballerini che diedero la sensazione dell'elevazione fu Jean Balon (e ancora oggi la capacità di dare la sensazione di rimanere sospesi in aria tipica dei ballerini è detta, appunto, "balon").
La Camargo divenne il simbolo di questa rivoluzione. Oggi è difficile comprendere l'eccitazione di chi assisteva a questi primi esperimenti, abituati come siamo al virtuosismo assoluto. Di fatto la Camargo non aveva una grande elevazione nei suoi movimenti, e la sua agilità non era molto vivace. Giacomo Casanova, che ebbe la fortuna di vederla danzare, descrisse una danseuse che eseguiva molti salti, ma senza una particolare elevazione. Si trattava di un inizio, nonostante tutto: il concetto di danse terre à terre veniva superato da quello di danse haute. La ballerina divenne, di fatto, il simbolo di questa nuova danza e venne spesso associata ai balletti dell'erede di Jean Baptiste Lully, Jean Philippe Rameau, che le dedicò anche un movimento (La Cupis) dal V dei suoi Pièces de clavecin en concerts del 1741. La danzatrice affascinò il proprio pubblico grazie anche al proprio temperarmento scenico e al proprio magnetismo; di lei Voltaire disse che danzava come un uomo: l'aggressività della sua tecnica brillante, se confrontata a quella di altre ballerine, costituiva una svolta nella storia del balletto. Di fatto fu la prima a strappare agli uomini il monopolio della danza. (da wikipedia)
Foto: Nicolas Lancret, La Camargo, 1730, olio su tela, 45x54 cm., Musée des Beaux-Arts de Nantes.
Allegoria della Vittoria, 1635 ca.
(Mathieu Le Nain, detto le chevalier; Laon, 1607 – Parigi, 20 aprile 1677)

Cosme Pérez, meglio conosciuto come Juan Rana (Tudela de Duero, aprile 1593 – Madrid, 20 aprile 1672), celeberrima macchietta effeminata del teatro spagnolo nel Secolo d'Oro.
Una carriera di grandi successi non priva di incidenti: nel 1636 un processo per sodomia, chez quei simpaticoni dell'Inquisizione. Riuscì comunque a cavarsela, venendo pure assolto grazie alla protezione di potenti amici.
Sacra Famiglia con donatore, 1520 ca.
(Francesco Bissolo, o anche chiamato Pier Francesco Bissolo; Treviso, 1470-72 – Venezia, 20 aprile 1554)
Niccolò da Uzzano (Firenze, 1359 – Firenze, 20 aprile 1431) è stato un politico e umanista italiano, autorevole rappresentante dell'oligarchia antimedicea.
Foto: busto di
Niccolò da Uzzano, opera di Donatello custodita al Museo del Bargello, Firenze.

venerdì 20 aprile 2018

Il discepolo, 1924.
(Juti Ravenna; Spadacenta, 26 dicembre 1897 – Treviso, 20 aprile 1972)
E lei aveva un cuore! (Autopsia), 1890, olio su tela, 177x291 cm., Museo del Prado, Madrid.
(Enrique Simonet Lombardo; Valencia, 2 febbraio 1866 – Madrid, 20 aprile 1927)
"Just because nobody complains doesn't mean all parachutes are perfect."
(Alfred Hawthorn "Benny" Hill, comico; Southampton, 21 gennaio 1924 – Londra, 20 aprile 1992)