Aloysius "Alois" Alzheimer (Marktbreit, 14 giugno 1864 – Breslavia, 19 dicembre 1915) è stato uno psichiatra e neuropatologo tedesco.
Collega di Emil Kraepelin, Alzheimer fu il primo a descrivere un caso di "demenza senile", malattia successivamente definita da Kraepelin malattia di Alzheimer.
Il caso sicuramente più importante nella carriera di Alzheimer è quello
della signora Augusta D., che arriva alla clinica il 26 novembre 1901.
Subito, Alzheimer si accorge che la donna ha qualcosa di anomalo.
Augusta D. ha circa 50 anni, ed è moglie di un impiegato delle
ferrovie. Presenta disorientamento e allucinazioni, perdita di memoria
e, soprattutto vistose ossessioni di gelosia verso il marito. Dal punto
di vista fisico non presenta alcun tipo di anomalie se non
un'insufficienza di peso, le pupille reagiscono bene e sono presenti i
riflessi patellari.
È anche violenta con gli altri ricoverati della clinica, così viene
isolata, è perplessa e paurosa ad ogni visita dell'illustre dottore.
Alzheimer si rende subito conto che questa paziente rappresenta un caso
fondamentale per la scienza, tanto da ordinare di farle molte foto per
documentare al meglio il decorso. Alzheimer prescrive bagni caldi e
diete per alleviare agitazione ed insonnia; ma in taluni casi risultano
di fondamentale importanza i sonniferi. Augusta D. grida e picchia non
appena la si vuole visitare; la sua agitazione si manifesta nel vagare
costantemente, nell'agire a casaccio e, soprattutto, nel lamentarsi. Si
riscontrano, inoltre, difficoltà nel trovare termini tecnici, disturbi
della scrittura. Augusta D. muore l'8 aprile 1906: dall'autopsia,
Alzheimer nota come il cervello sia uniformemente atrofico senza
macroscopici focolai; i vasi cerebrali più grandi presentano alterazioni
arteriosclerotiche, alterazioni delle fibrille nervose. (da Wikipedia)