Visualizzazione post con etichetta 1779. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta 1779. Mostra tutti i post

sabato 3 febbraio 2018

Louis de Jaucourt (Parigi, 16 settembre 1704 – Compiègne, 3 febbraio 1779) è stato un medico, accademico ed enciclopedista francese.
Il Cavaliere Louis de Jaucourt ("Cavaliere" era un titolo nobiliare concesso ai figli dei rami cadetti delle famiglie nobili) fu tra i più prolifici contributori dell'Encyclopédie, scrivendone oltre 17.000 voci - ossia circa il 25% dell'intera opera - in campo scientifico, economico, letterario, medico, storico, geografico e politico. (...) La sua gigantesca opera assume un rilievo ancor più singolare considerando che offrì il proprio lavoro interamente come volontario.
La sua scarsa notorietà - nonostante la grande importanza del lavoro che svolse nella compilazione dell'Encyclopédie - è probabilmente dovuta alla sua appartenenza ad una famiglia dell'antica nobiltà, ragion per cui la sua figura, a seguito della Rivoluzione francese, divenne in qualche modo - se non imbarazzante - meno celebrabile di quella di altri enciclopedisti quali Denis Diderot e Jean-Jacques Rousseau. Tale situazione, originatasi negli anni immediatamente successivi alla sua morte, si è poi stratificata ed intensificata, relegandone la figura quasi nell'oblio, sino alla riscoperta della sua importanza da parte degli studiosi, soprattutto nella seconda metà del XX secolo.
(...) Nelle voci a carattere storico e sociale emergono con chiarezza i suoi solidi e radicati punti di vista politici e filosofici e, sebbene il suo stile sobrio e distaccato lo rese quasi immune dallo scrivere voci apertamente politiche e polemiche come quelle compilate da Voltaire o da Denis Diderot, emergono in ogni caso, come implicazioni, le sue convinzioni radicali ed anticlericali, soprattutto attraverso l'artificio di effettuare comparazioni tra il passato e quello che allora era il presente della Francia. In questo ambito, egli scrisse voci di grande peso ed importanza in materia di guerra, monarchia e popolo, oltre che su Maometto. Produsse inoltre un'importante voce sulla schiavitù, esprimendo una forte condanna della stessa e del commercio degli schiavi come fatti contrari alle libertà e al diritto naturale.
Parallelamente al suo impegno come autore, praticò l'attività di medico e fu membro della Royal Society di Londra e delle accademie di Berlino, Stoccolma e Bordeaux.
(da wikipedia)

lunedì 23 febbraio 2015

"Ambition leads me not only farther than any other man has been before me, but as far as I think it possible for man to go."
(James Cook, esploratore; Marton, Middlesbrough, 27 ottobre 1728 – Hawaii, 14 febbraio 1779)
"Così, se fossimo stati uccisi, bisognava concludere, ci avrebbero mangiati..."
Foto: "The death of Captain James Cook, 14 February 1779", Johann Zoffany.