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lunedì 27 novembre 2023

 

Ragazzo che mangia il cocomero, olio su tela.

(Vincenzo Irolli; Napoli, 30 settembre 1860 – Napoli, 27 novembre 1949)

lunedì 31 luglio 2023

 

Venezia, olio su tavola.

(Lazzaro Luxardo; Voltri, 21 luglio 1865 – Genova, 1º agosto 1949)

domenica 21 maggio 2023

 

"Ed ecco, mentre chiamavo la kellerina per pagare la mia consumazione, capii a chi somigliava quell'uomo [Hitler]. A Haarmann somigliava, allo stupratore di fanciulli di Hannover, il cui processo da non molto tempo aveva tanto fatto parlar di sé. Questo barbablù omosessuale era riuscito ad attirare in casa sua dai trenta ai quaranta ragazzetti, ai quali, nell'atto dell'amore, mordeva la gola, e dei poveri corpi straziati faceva salsicce. La somiglianza tra quei due uomini mi colpì. I baffetti, il riccio in fronte, lo sguardo sornione, la bocca piagnucolosa ad un tempo e rozza, la fronte cocciuta e persino quel naso repugnante. Tal quale!
Possibile che un paese, che era stato tanto orgoglioso dei suoi poeti e dei suoi pensatori, accettasse una tale cimice per «l'uomo del destino»?" da La scritta sul muro (1930-1932)

(Klaus Mann, scrittore; Monaco di Baviera, 18 novembre 1906 – Cannes, 21 maggio 1949)

sabato 2 marzo 2019

Pietro Ferrero (Farigliano, 2 settembre 1898 – Alba, 2 marzo 1949) è stato un imprenditore italiano, fondatore della Ferrero.
Nel 1940 Pietro apre una grande pasticceria a Torino, in via Sant'Anselmo, ma tale avventura finisce male e torna ad Alba dove apre un nuovo negozio.
Nel 1942 Pietro Ferrero apre ad Alba in via Rattazzi un laboratorio per realizzare dolci e vi trascorre molto tempo nell'ideazione di prodotti dolciari innovativi, ma economici.
In piena Seconda guerra mondiale l'idea di usare le nocciole, largamente disponibili in loco risulta una necessità per sfruttare materia prima dal costo contenuto. Successivamente però, applicandovi una formula ben congegnata, si rivelerà un'idea geniale.
Nel 1946 Pietro inventa una crema a base di nocciole e la chiama inizialmente Pasta Gianduja e poi Giandujot associandola foneticamente alla famosa maschera carnevalesca piemontese. Era un impasto di crema confezionata in carta stagnola che si poteva facilmente trasportare, tagliare e spalmare sul pane. Ne produsse una piccola quantità, da vendere ai negozianti di Alba. La crema riscosse un enorme successo da parte dei consumatori. Era un dolce economico per la merenda e la gola dei bambini.
La richiesta del prodotto si incrementò talmente che la sola produzione artigianale non era più possibile. Assieme alla moglie, Piera Cillario, Pietro fonda l'azienda "Ferrero".
Il 2 marzo 1949 Pietro Ferrero muore, sembra colpito da un infarto, stremato, si dice, dalla frenetica attività di distribuzione che effettuava personalmente, guidando come un pazzo la sua Topolino per le strade del Piemonte. Alla conduzione dell'azienda subentrano la moglie e il fratello. (da wikipedia, a mozzichi)

sabato 16 febbraio 2019

Illustrazione per Les Mémoires de J. Casanova de Seingalt, écrits par lui-même, 1950, 25.7 x 20.0 cm.
(Umberto Brunelleschi; Montemurlo, 21 giugno 1879 – Parigi, 16 febbraio 1949)

lunedì 19 novembre 2018

Natura morta, 1889, olio su tela, 83x113,5 cm., Neue Pinakothek, Monaco.
(James Sidney Edouard Ensor; Ostenda, 13 aprile 1860 – Ostenda, 19 novembre 1949)

venerdì 7 settembre 2018

Prometeo, 1944, olio su tela, Museo de Arte Carrillo Gil, Città del Messico.
(José Clemente Orozco; Ciudad Guzmán, 23 novembre 1883 – Città del Messico, 7 settembre 1949)