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lunedì 26 febbraio 2018

"Una notte sognai che avevo fatto un patto e che il diavolo era al mio servizio. Tutto mi riusciva secondo i miei desideri e le mie volontà erano sempre esaudite dal mio nuovo domestico. Immaginai di dargli il mio violino per vedere se fosse arrivato a suonarmi qualche bella aria, ma quale fu il mio stupore quando ascoltai una sonata così singolare e bella, eseguita con tanta superiorità e intelligenza che non potevo concepire nulla che le stesse al paragone. Provai tanta sorpresa, rapimento e piacere, che mi si mozzò il respiro. Fui svegliato da questa violenta sensazione e presi all'istante il mio violino, nella speranza di ritrovare una parte della musica che avevo appena ascoltato, ma invano. Il brano che composi è, in verità il migliore che abbia mai scritto, ma è talmente al di sotto di quello che m'aveva così emozionato che avrei spaccato in due il mio violino e abbandonato per sempre la musica se mi fosse stato possibile privarmi delle gioie che mi procurava."
(Giuseppe Tartini, violinista e compositore italiano, autore della celebre sonata per violino in sol minore detta Il trillo del diavolo; Pirano, 8 aprile 1692 – Padova, 26 febbraio 1770)
Foto: Il sogno di Tartini, illustrazione di Louis-Léopold Boilly.

giovedì 8 febbraio 2018

"L'indugio è simile alla morte."
(Pietro I Romanov, detto Pietro il Grande o anche "la zarina baffuta"; Mosca, 9 giugno 1672 – San Pietroburgo, 8 febbraio 1725)
Foto: ritratto sul letto di morte da Ivan Nikitin.