"Una
notte sognai che avevo fatto un patto e che il diavolo era al mio
servizio. Tutto mi riusciva secondo i miei desideri e le mie volontà
erano sempre esaudite dal mio nuovo domestico. Immaginai di dargli il
mio violino per vedere se fosse arrivato a suonarmi qualche bella aria,
ma quale fu il mio stupore quando ascoltai una sonata così singolare e
bella, eseguita con tanta superiorità e intelligenza
che non potevo concepire nulla che le stesse al paragone. Provai tanta
sorpresa, rapimento e piacere, che mi si mozzò il respiro. Fui svegliato
da questa violenta sensazione e presi all'istante il mio violino, nella
speranza di ritrovare una parte della musica che avevo appena
ascoltato, ma invano. Il brano che composi è, in verità il migliore che
abbia mai scritto, ma è talmente al di sotto di quello che m'aveva così
emozionato che avrei spaccato in due il mio violino e abbandonato per
sempre la musica se mi fosse stato possibile privarmi delle gioie che mi
procurava."
(Giuseppe Tartini, violinista e compositore italiano, autore della celebre sonata per violino in sol minore detta Il trillo del diavolo; Pirano, 8 aprile 1692 – Padova, 26 febbraio 1770)
Foto: Il sogno di Tartini, illustrazione di Louis-Léopold Boilly.
(Giuseppe Tartini, violinista e compositore italiano, autore della celebre sonata per violino in sol minore detta Il trillo del diavolo; Pirano, 8 aprile 1692 – Padova, 26 febbraio 1770)
Foto: Il sogno di Tartini, illustrazione di Louis-Léopold Boilly.