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venerdì 3 agosto 2018

"Non dolet ipse Dolet sed pia turba dolet" ultime parole, avviandosi al patibolo.
(Étienne Dolet, poeta ed editore, impiccato e bruciato sul rogo per ateismo; Orléans, 3 agosto 1509 – Parigi, 3 agosto 1546)

mercoledì 23 maggio 2018

"Io vorrei vedere che facessi [faceste] uno bel fuoco, dua o tre, là in piazza, di questi soddomiti o maschi o femine, ché si truova anche delle donne che attendono a quello scellerato vizio; fate, dico, uno sacrificio a Dio, che gli sarà in odore di suavità"
(Girolamo Maria Francesco Matteo Savonarola, moralista superstar finito male: bruciato ci finì lui con un paio di amici "piagnoni", e ad accendere il rogo invece del boia fu uno dei tanto odiati finocchi; Ferrara, 21 settembre 1452 – Firenze, 23 maggio 1498)
Foto: dettaglio del monumento (1875) a Ferrara.

martedì 24 febbraio 2015

"Se Dio vuole i peccati, allora è lui che li commette; se non li vuole, essi vengono tuttavia commessi. Quindi o egli è imprevidente o impotente, oppure è crudele, perché o non sa o trascura di compiere quello che vuole." (da Amphitheatrum aeternae Providentiae, exercit. 16, p. 103)
(Giulio Cesare Vanini, religioso non allineato, martire del libero pensiero; Taurisano, 1585 – Tolosa, 9 febbraio 1619)
"Prima di bruciare vivo Vanini, un pensatore acuto e profondo gli strappò la lingua, con la quale, dicevano, aveva bestemmiato Dio. Confesso che, quando leggo cose del genere, mi vien voglia di bestemmiare quel dio." (Arthur Schopenhauer)