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domenica 12 febbraio 2023

 


"I find some of the allegations hard to believe. My observations are so far from what Tippi claims, and I'm a rather observant person, and was trained in the theater. She's a lovely woman, but I don't think Tippi should have said those things about Hitch. If you have some guy come on to you, and it happens all the time, a bright woman knows how to deal with it. Because she was so ambitious and dependent on Hitch she didn't dare to say what are you doing? But I wasn't aware of her being hassled on the set." A proposito dell molestie sessuali che Tippi Hedren avrebbe subito da Alfred Hitchcock.

 (Louise Latham, attrice; Hamilton, 23 settembre 1922 – Montecito, 12 febbraio 2018)

 


"Io sono andata avanti senza padrini e senza domandare favori a nessuno. Ne sono fiera."

 (Giovanna Sorbi, direttrice d'orchestra, pianista e compositrice; Brescia, 17 febbraio 1959 – Brescia, 12 febbraio 2018)

 


"I've been 52-53 years on stage, and yet Fawlty Towers (1975), those full 9 minutes, make me recognized anywhere in the world."

 (David Kelly, attore; Dublino, 11 luglio 1929 – Dublino, 12 febbraio 2012)

martedì 12 febbraio 2019

"Direi che si fa più fatica a scrivere musica leggera, perché in pochi minuti devi dire tutto e farci stare dentro tutto. Ci sono dei musicisti di cosiddetta musica colta che non sono capaci di fare una canzone."
(Giusto Pio, violinista, compositore, arrangiatore e direttore d'orchestra; Castelfranco Veneto, 11 gennaio 1926 – Castelfranco Veneto, 12 febbraio 2017)
"Jazz should be recognized as music of the people, based in a lot of accents and melodies. What is jazz but music that people danced to? Jazz has the dynamic thing."
(Alwyn Lopez "Al" Jarreau; Milwaukee, 12 marzo 1940 – Los Angeles, 12 febbraio 2017)

lunedì 12 febbraio 2018

"That's the secret to life... replace one worry with another."
(Charles Monroe Schulz, fumettista; Minneapolis, 26 novembre 1922 – Santa Rosa, 12 febbraio 2000)
Tiberio Mitri, "La tigre di Trieste" (Trieste, 12 luglio 1926 – Roma, 12 febbraio 2001) è stato un pugile e attore cinematografico italiano.
Nel 1959 fu nel cast del film La grande guerra, al fianco di Vittorio Gassman e Alberto Sordi. In quel periodo apparve spesso anche in televisione, ospite di trasmissioni di varietà. Dopo il 1975 si può dire terminata anche la carriera cinematografica, a parte, nel 1985, una piccola comparsata in La signora della notte (nei panni di sé stesso) e il cameo del 1995 (ancora nei panni di sé stesso) in Pugili. Gli ultimi anni di vita furono segnati, oltre che da gravi problemi familiari (la morte dei due figli: Alessandro, nel 1981, a soli 30 anni, a causa della droga, e Tiberia, avuta da Helen de Lys Meyer, un'ereditiera americana, per AIDS), da un progressivo deterioramento delle facoltà mentali, riconducibile sia ai traumi subiti negli incontri sia alla dipendenza dalla cocaina, a causa della quale fu arrestato due volte, nel 1970 e nel 1980, e dall'alcolismo.
Morì travolto da un treno locale sulla linea Roma-Civitavecchia, mentre camminava, presumibilmente in stato confusionale, lungo i binari nei pressi di Porta Maggiore, due chilometri dopo la Stazione Termini. Negli ultimi mesi di vita il pugile usciva di casa e vagava per ore, senza meta; aveva la malattia di Alzheimer.
Kristina Söderbaum (Stoccolma, 5 settembre 1912 – Hitzacker, 12 febbraio 2001) è stata un'attrice e fotografa svedese naturalizzata tedesca.
A partire dal 1935 interpretò diversi dei film diretti dal futuro marito, il regista Veit Harlan, che sposò nel 1939. Durante la seconda guerra mondiale recitò in film di propaganda del regime nazista. Tra i suoi ruoli si ricorda quello di Dorothea Sturm, la sfortunata eroina del melodramma antisemita Suss l'ebreo che si suicida annegandosi dopo essere stata costretta a un rapporto sessuale con Suss.
Il suicidio per annegamento diventa un destino costante dei suoi personaggi, tanto da procurarle il soprannome di Reichswasserleiche (La morta affogata del Reich).
Dopo la guerra diventò un'apprezzata fotografa di moda.
Brian Kelly, attore (Detroit, 14 febbraio 1931 – Voorhees, 12 febbraio 2005)
“Io i buchi li faccio al posto giusto, non in mezzo al petto.” (a proposito di Henry Moore a cui veniva paragonato)
(Eli Riva; Rovenna, 1921 – Como, 12 febbraio 2007)
foto: modellino in gesso per un monumento ai caduti di tutte le guerre a Sanremo (non realizzato), 1951.
Betty Garrett (St. Joseph, 23 maggio 1919 – Los Angeles, 12 febbraio 2011) è stata un'attrice cinematografica e televisiva statunitense.
Il successo arrivò col musical Un giorno a New York (1949), diretto da Gene Kelly e Stanley Donen. Nel ruolo della disinvolta tassista Brunhilde Esterhazy, l'attrice duettò con Frank Sinatra in due numeri cantati, Come Up to My Place e You're Awful, e ballò con Kelly, Sinatra, Jules Munshin, Ann Miller e Vera-Ellen nei numeri di danza Prehistoric Man, Count on Me e On the Town. Nello stesso anno ritrovò Kelly, Sinatra e Munshin in un altro musical in costume della MGM, Facciamo il tifo insieme (1949).
La carriera cinematografica dell'attrice subì una battuta d'arresto, conseguente all'ostracismo esercitato dall'ambiente hollywoodiano nel periodo del maccartismo e delle inchieste operate dal Commissione per le attività antiamericane, che nei primi anni cinquanta contribuirono a danneggiare la carriera di molti artisti politicamente orientati verso il Comunismo.
Tra il '76 e l'81 interpretò Edna Babish De Fazio in 96 episodi di Laverne e Shirley, , sit-com nata come spin-off di Happy Days, e vinse pure un Golden Globe. (da wikipedia, a mozzichi)
Kenneth Mars, attore (Chicago, 14 aprile 1935 – Granada Hills, 12 febbraio 2011)
Joanne Siegel, vero nome Jolan Kovacs (Cleveland, 1º dicembre 1917 – Santa Monica, 12 febbraio 2011), è stata una modella statunitense, nota per essere stata d'ispirazione per il personaggio dei fumetti Lois Lane.
Qui nel disegno di Joe Shuster.
Il gioco dei Bacchi, olio su tela, 130x100 cm.
(Pasquale Verrusio; Roma, 24 novembre 1935 – Torino di Sangro, 12 febbraio 2012)

"Se uno s'impegna può star male ovunque." (da Non c'è gusto in Italia ad essere intelligenti)
(Roberto "Freak" Antoni, cantautore; Bologna, 16 aprile 1954 – Bentivoglio, 12 febbraio 2014)

martedì 24 febbraio 2015


"One bloke recently said to me, 'Cor, mate you're not on the stage now!' - So I turned round and said to him ' My dear, I'm on stage 24 hours a day'... and I am."
(Steve Strange, vero nome Steven John Harrington, cantante; Newbridge, 28 maggio 1959 – Sharm el-Sheikh, 12 febbraio 2015)

"It would be easy to blame Hollywood to say that I was typed and forced to play the same role over and over. For a while, I did. But the truth is that I knew what I was doing. I was enjoying myself. I was making money. I suppose that it had to stop. I made some good pictures, and I made some bad ones. I wasn't trying to build an image, though; I was trying to build a life for myself."
(Sal Mineo, nome completo Salvatore Mineo Jr., attore; New York, 10 gennaio 1939 – West Hollywood, 12 febbraio 1976)
Nerone davanti al corpo di Agrippina, olio su tela , cm. 145 x 170, Galleria Estense, Modena.
(Luca Ferrari, detto Luca da Reggio; Reggio nell'Emilia, 17 febbraio 1605 – Padova, 12 febbraio 1654)
Lucida Mansi (Lucca, 1606 circa – Lucca, 12 febbraio 1649), nobildonna italiana. È un personaggio di incerta attribuzione, probabilmente appartenente alla famiglia Samminiati. Lucida si sposò molto giovane con Vincenzo Diversi, il quale venne assassinato nei primi anni di matrimonio. Rimasta vedova molto giovane, si risposò con l'anziano e ricco Gaspare di Nicolao Mansi. La famiglia Mansi era molto ricca e conosciuta in gran parte dell'Europa grazie al commercio delle sete già prima del secolo XVI. Il matrimonio destò scalpore per l'elevata differenza d'età tra i due coniugi e per la bellezza di Lucida rispetto a quella del nuovo sposo. Lucida sviluppò così un forte desiderio di evasione, tanto da divenire dissoluta nei costumi e perdere ogni dignità. Essa non rinunciava a lusso sfrenato, banchetti, feste e innumerevoli giovani amanti. Divenne anche talmente vanitosa da ricoprire di specchi un'intera stanza di Villa Mansi a Segromigno per potersi ammirare in ogni occasione. Lucida morì di peste il 12 febbraio del 1649 e le sue spoglie riposano nella chiesa dei Cappuccini a Lucca, nella cripta dedicata alla sua famiglia.
La leggenda: Lucida Mansi, figlia di nobili lucchesi, era una donna molto attraente e libertina. Ella era talmente crudele ed attratta dai piaceri della carne che arrivò ad uccidere il marito per contornarsi liberamente di schiere di amanti. Pare inoltre che uccidesse gli amanti che le facevano visita, facendoli cadere, dopo le prestazioni amorose, in botole irte di lame affilatissime. Una mattina però le sembrò di scorgere sul suo viso una quasi impercettibile ruga: il passare del tempo stava spegnendo la sua bellezza. Lucida, disperata, pianse e si lamentò tanto che apparse di fronte a lei un magnifico ragazzo, il quale le promise trent'anni di giovinezza in cambio della sua anima. Dietro le fattezze del ragazzo si nascondeva però il Diavolo. Lucida accettò il patto. Per tutto il tempo pattuito con il Diavolo le persone che la circondavano continuavano a invecchiare, mentre lei manteneva intatta la sua bellezza e perdurava nella sua dissolutezza, fagocitando lusso e ricchezza e continuando a uccidere i suoi amanti. Trent'anni dopo lo scellerato patto, la notte del 14 agosto 1623, il Diavolo ricomparve per prendersi ciò che gli spettava. Lucida, ricordatasi della scadenza, tentò di ingannarlo: si arrampicò sulle ripide scale della Torre delle ore con la speranza di allontanare la sua fine inevitabile. Lucida saliva la Torre, affannata correva a fermare la campana, che stava per batter l'ora della sua morte. A mezzanotte in punto il Diavolo avrebbe preso la sua anima. Ma il tentativo di bloccare la campana fallì, Lucida non fece in tempo a fermare le lancette dell'orologio e così il Diavolo la caricò su una carrozza infuocata e la portò via con sé attraversando le Mura di Lucca fino a gettarsi nelle acque del laghetto dell'Orto botanico comunale di Lucca. Ancora oggi chi immerge il capo in questo lago pare possa vedere il volto addormentato di Lucida Mansi. Nelle notti di luna piena pare oltretutto che sia possibile vedere la carrozza mentre dirige la donna verso l'inferno e sentirne le grida. Altre fonti individuano il fantasma della bella lucchese vagare nel palazzo di Villa Mansi a Segromigno o presso un'altra residenza Mansi in località Monsagrati (comune di Pescaglia) luoghi in cui essa soleva intrattenere e poi giustiziare i suoi amanti. (da wikipedia)
foto: una tavola da Il patto, di Dino Battaglia. Il Patto
Leo Belgicus, 1611.
(Jodocus Hondius - versione latinizzata del suo nome olandese: Joost de Hondt, anche chiamato Jodocus Hondius il Vecchio; Wakken, 14 ottobre 1563 – Amsterdam, 12 febbraio 1612)