"Cara Signora, deduco dalla sua lettera che suo figlio è omosessuale.
Sono molto colpito dal fatto che non usi mai questo termine nel darmi le
informazioni su di lui. Posso chiedere perché lo evita? L'omosessualità
non è certo un vantaggio, ma non c'è nulla di cui vergognarsi, non è un
vizio, non è degradante; non può essere classificata come una malattia;
riteniamo che sia una variazione della funzione sessuale, prodotta da
un arresto dello sviluppo sessuale. Molti individui altamente
rispettabili di tempi antichi e moderni erano omosessuali, tra di loro
c'erano grandi uomini. (Platone, Michelangelo, Leonardo da Vinci, ecc)." Da una lettera del 1935.
(Sigismund Schlomo Freud, noto come Sigmund Freud, neurologo, psicanalista e filosofo; Freiberg, 6 maggio 1856 – Hampstead, 23 settembre 1939)