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mercoledì 18 gennaio 2023

 


"Have you noticed that they write parts for mute women but not for mute men? It must be a masculine dream: a woman who can feel and hear but not talk!"

 (Yvette Mimieux, attrice; Los Angeles, 8 gennaio 1942 – Los Angeles, 17 gennaio 2022)

martedì 17 gennaio 2023

 


"In teatro è il pubblico a scegliere la propria inquadratura, la propria ballerina da seguire, sceglie chi vuole seguire. In televisione lo spettatore è costretto a seguire ciò che il regista decide di mostrare. C’è un problema anche di tempi coreografici di cui il teatro ha bisogno, ma quei tempi coreografici riportati in tv non funzionano. La televisione costruisce molto, e forse anche troppo, con i montaggi che creano più dinamismo."

 (Gino Landi, pseudonimo di Luigi Gregori, coreografo e regista; Milano, 2 agosto 1933 – Roma, 17 gennaio 2023)

 


 "It's not Hollywood that's to blame - it's the individual. No one has to be changed unless he's weak enough to want to be changed. If you're looking for it you can find the same type of bad influence in New York, or Chicago, or San Francisco, or in any other city of the world. But if it's found in Hollywood everybody blames it on the picture business which goes down for a count of 10."

(Rochelle Hudson, attrice; Oklahoma City, 6 marzo 1916 – Palm Desert, 17 gennaio 1972)

 

David accovacciato.

(Giacomo Manzù, nome d'arte di Giacomo Manzoni; Bergamo, 22 dicembre 1908 – Aprilia, 17 gennaio 1991)


 

"Lavoro da sempre al teatro, in televisione. Ho interpretato decine di commedie, telefilm, gialli rosa, eccetera. Se me lo permettete, scusa l'immodestia, dovrei essere più famosa per ciò che ho fatto fino ad oggi, che non per la sostituzione della Patty Pravo. Tengo a sottolineare che non sono una "diva" e che non ho alcuna intenzione di diventarlo. Io sono schiva per natura. Sono un'attrice professionista e mi adatto a qualsiasi lavoro. Mi sono trovata da un giorno all'altro, dovrei dire da un'ora all'altra, con in mano un copione voluminoso da leggere. Eh già, ribadisco leggere, mentre avrei voluto poter dire studiare! Non ho fatto un minuto, che è un minuto di prove. Ho cominciato da pochi giorni a lavorare in studio, con il suggeritore che mi sussurrava le battute. [...] Il regista Cottafavi ha dovuto recuperare in pochi giorni il tempo perduto. S'è dovuto rifare tutte le scene nelle quali appariva Patty Pravo. Quasi un mese di lavoro! Mica male, no?! Non so come finirò. Spero soltanto di non crollare. Una vita pazzesca! Non c'è scampo, dalle nove del mattino a notte inoltrata, sono in televisione. Bello, no? Altro che diva?!!!"  Da un'intervista durante le riprese di A come Andromeda, di Attilio Neri per Bolero-Teletutto, 1971.

 (Nicoletta Rizzi, attrice; Milano, 1º gennaio 1940 – Milano, 17 gennaio 2010)

 


You must believe in yourself enough to be the person now that you want others to remember you for later.”

 (George Gregory Plitt, Jr, conosciuto come Greg Plitt, culturista e modello; Baltimora, 3 novembre 1977 – Burbank, 17 gennaio 2015)

giovedì 17 gennaio 2019

Sotto la lampada, 1877, olio su tela, 68,5x113 cm., Galleries Maurice Sternberg, Chicago.
(Marie Bracquemond, nata Marie Anne Caroline Quivoron; Landunvez, 1 dicembre 1840 – Parigi, 17 gennaio 1916)
Nella cella, 1939.
(Đorđe Andrejević Kun; Breslavia, 31 marzo 1904 – Belgrado, 17 gennaio 1964)
Magnolie e iris, 1908, vetro legato a stagno, 153x106,7 cm., Metropolitan Museum of Art, NYC.
(Louis Comfort Tiffany; New York, 18 febbraio 1848 – New York, 17 gennaio 1933)
Jane Avril, pseudonimo di Jeanne Louise Beaudon, anche conosciuta come «Jane la Folle» o «La Mélinite», ballerina di can-can del Moulin Rouge (Parigi, 9 giugno 1868 – Parigi, 17 gennaio 1943). Maltrattata dalla madre, che la rinchiuse in un collegio, soffrì di crisi nervose che la portarono a tentare il suicidio lanciandosi nella Senna. Fu salvata da un gruppo di prostitute che la iniziarono al mondo dei locali notturni della capitale francese, dove Jane scoprì di aver talento e passione per la danza. In poco tempo divenne una delle più famose ballerine, e sua caratteristica era quella di essere più elegante e meno volgare delle altre ballerine di can-can. Frequentò intellettuali e artisti, diventando la nuova musa di Henri de Toulouse-Lautrec e sposando poi il pittore Maurice Blais. Alla morte del marito, nel 1926, scoprì di non avere più un soldo e riprese a lavorare. Morì nel 1943 in una casa di riposo per artisti dove era riuscita a entrare grazie all'amicizia con l'attore e regista Sacha Guitry.
Foto: Henri de Toulouse-Lautrec, Jane Avril, 1893, litografia a colori, 129,1x93,5 cm., Metropolitan Museum of Art, NYC.

mercoledì 17 gennaio 2018

Allegoria della pazienza, 1677, olio su tela, Trinity Fine Arts, Londra.
(Carlo Dolci; Firenze, 25 maggio 1616 – Firenze, 17 gennaio 1686)
"I was a better actress than I was given credit for. I know that for a fact. But you get stamped . . . categorized as pretty, a beauty, shapely . . . and you're just stamped for life."
(Virginia Mayo, nome d'arte di Virginia Clara Jones; Saint Louis, 30 novembre 1920 – Los Angeles, 17 gennaio 2005)

S. Raimondo di Peñafort, 1627, olio su tela, Chiesa dei Domenicani, Cracovia.
(Tommaso Dolabella; Belluno, 1570 – Cracovia, 17 gennaio 1650)