"Have you noticed that they write parts for mute women but not for mute
men? It must be a masculine dream: a woman who can feel and hear but not
talk!"
(Yvette Mimieux, attrice; Los Angeles, 8 gennaio 1942 – Los Angeles, 17 gennaio 2022)
"Have you noticed that they write parts for mute women but not for mute
men? It must be a masculine dream: a woman who can feel and hear but not
talk!"
(Yvette Mimieux, attrice; Los Angeles, 8 gennaio 1942 – Los Angeles, 17 gennaio 2022)
"In teatro è il pubblico a scegliere la propria inquadratura, la propria ballerina da seguire, sceglie chi vuole seguire. In televisione lo spettatore è costretto a seguire ciò che il regista decide di mostrare. C’è un problema anche di tempi coreografici di cui il teatro ha bisogno, ma quei tempi coreografici riportati in tv non funzionano. La televisione costruisce molto, e forse anche troppo, con i montaggi che creano più dinamismo."
(Gino Landi, pseudonimo di Luigi Gregori, coreografo e regista; Milano, 2 agosto 1933 – Roma, 17 gennaio 2023)
"It's not Hollywood that's to blame - it's the individual. No one has to be changed unless he's weak enough to want to be changed. If you're looking for it you can find the same type of bad influence in New York, or Chicago, or San Francisco, or in any other city of the world. But if it's found in Hollywood everybody blames it on the picture business which goes down for a count of 10."
(Rochelle Hudson, attrice; Oklahoma City, 6 marzo 1916 – Palm Desert, 17 gennaio 1972)
(Giacomo Manzù, nome d'arte di Giacomo Manzoni; Bergamo, 22 dicembre 1908 – Aprilia, 17 gennaio 1991)
"Lavoro da sempre al teatro,
in televisione. Ho interpretato decine di commedie, telefilm, gialli
rosa, eccetera. Se me lo permettete, scusa l'immodestia, dovrei essere
più famosa per ciò che ho fatto fino ad oggi, che non per la
sostituzione della Patty Pravo. Tengo a sottolineare che non sono una
"diva" e che non ho alcuna intenzione di diventarlo. Io sono schiva per
natura. Sono un'attrice professionista e mi adatto a qualsiasi lavoro.
Mi sono trovata da un giorno all'altro, dovrei dire da un'ora all'altra,
con in mano un copione voluminoso da leggere. Eh già, ribadisco
leggere, mentre avrei voluto poter dire studiare! Non ho fatto un
minuto, che è un minuto di prove. Ho cominciato da pochi giorni a
lavorare in studio, con il suggeritore che mi sussurrava le battute.
[...] Il regista Cottafavi ha dovuto recuperare in pochi giorni il tempo
perduto. S'è dovuto rifare tutte le scene nelle quali appariva Patty
Pravo. Quasi un mese di lavoro! Mica male, no?! Non so come finirò.
Spero soltanto di non crollare. Una vita pazzesca! Non c'è scampo, dalle
nove del mattino a notte inoltrata, sono in televisione. Bello, no?
Altro che diva?!!!" Da un'intervista durante le riprese di A come Andromeda, di Attilio Neri per Bolero-Teletutto, 1971.
(Nicoletta Rizzi, attrice; Milano, 1º gennaio 1940 – Milano, 17 gennaio 2010)