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venerdì 2 giugno 2023

 


"Chi ama il prossimo suo come se stesso, o non conosce abbastanza il prossimo o non ama abbastanza se stesso."

 (Roberto Gervaso, giornalista, scrittore; Roma, 9 luglio 1937 – Milano, 2 giugno 2020)

domenica 2 giugno 2019

Caino dopo l'uccisione di Abele, 1864, Collegio Venturoli, Bologna.
(Raffaele Faccioli; Bologna, 27 dicembre 1845 – Bologna, 2 giugno 1916)
Sera d'estate a Bergslagen, 1899, 76x120 cm., Galleria Nazionale Finlandese, Helsinki.
(Olof Per Ulrik Arborelius; Orsa, 4 novembre 1842 – Stoccolma, 2 giugno 1915)
Paesaggio con mulino, 1836, olio su tela, 105x158 cm., Museum Boijmans Van Beuningen, Rotterdam.
(Wijnand Nuyen; L'Aia, 4 marzo 1813 – L'Aia, 2 giugno 1839)

sabato 2 giugno 2018

"Già quando cantavo al Folkstudio ero al centro di certe discussioni... insomma molti non volevano che io facessi i miei pezzi perché, dicevano, sembrava che volessi prendere in giro tutti."
(Rino Gaetano, all'anagrafe Salvatore Antonio Gaetano, cantautore; Crotone, 29 ottobre 1950 – Roma, 2 giugno 1981)
"They tried to make me a star, a leading man. Well, I'm not a star even though they thought I looked like one. I'm a character actor. When I've had the choice I've always opted for the character role. I'd rather be the pillar that holds up the star than the star himself."
(Stephen Boyd, nome d'arte di William Millar; Glengormley, 4 luglio 1931 – Northridge, 2 giugno 1977)
Lyda Borelli, attrice e diva del cinema muto (Rivarolo-Genova, 26 marzo 1884 – Roma, 2 giugno 1959)
"It takes a long time to learn to treat the camera as a friend and confidant, which finally you have to do if you're to become a good film actor."
(Rex Harrison, all'anagrafe Reginald Carey Harrison; Huyton, 5 marzo 1908 – New York, 2 giugno 1990)
"My fans are people... kinda... youngsters who look at me as a grandmother. People who wanna make a change, people who are on the edge of saying - this is not the life I chose and I wanna do something about it."
(Kathryn Joosten, attrice... tardiva; Chicago, 20 dicembre 1939 – Westlake Village, 2 giugno 2012)
Perseo libera Andromeda, 1657-58, olio su tela, Ca' Rezzonico, Venezia.
(Francesco Maffei; Vicenza, 1605 circa – Padova, 2 giugno 1660)
"Rien n'est plus propre à augmenter une inclination naissante dans le cœur de la plupart des femmes que d'apprendre que ceux qu'elles aiment sont déjà aimés." (Choix de pensées, De l'amour, 1766)
(Madeleine de Scudéry; Le Havre, 15 ottobre 1607 – Parigi, 2 giugno 1701)
«Saffo» fu il soprannome dato, secondo la moda del tempo, a questa donna di lettere, abituale frequentatrice dell'Hôtel de Rambouillet prima di aprire, nel 1652, un proprio salotto letterario che diede a lungo il tono al Preziosismo, del quale fu una delle più note esponenti. La maggior parte delle celebrità dell'epoca, Montausier, La Rochefoucauld, Madame de La Fayette, Madame de Sévigné, Conrart, Chapelain, Pomponne e Pellisson onorarono regolarmente le conversazioni erudite ed eleganti dei «sabati di M.lle de Scudéry».
Sotto il nome del fratello Georges de Scudéry, che non esitò mai a prendersi la paternità di un gran numero di scritti della sorella, Madeleine fu l'autrice di successo di lunghi romanzi galanti a chiave, spogliati di ogni verosimiglianza storica, nei quali facilmente si riconoscevano i ritratti di personaggi come il Condé, M.me de Longueville, Catherine de Vivonne de Rambouillet ecc., trasposti nell'antichità insieme con la vita della società mondana contemporanea: Ibrahim ou l'Illustre Bassa (4 volumi, 1642); Artamène ou le Grand Cyrus (1649-1653), il romanzo più lungo di tutta la letteratura francese (10 volumi); Clélie, histoire romaine (10 volumi, 1654-1660), in cui traspose l'amore per Pellisson; Almahide ou l'esclave reine (8 volumi, 1660); Mathilde d'Aguilar, histoire espagnole (1667).
Luogo di analisi raffinate della vita interiore dei personaggi, i cui ritratti hanno spesso un rilievo stupefacente, queste opere hanno dato vita a emozioni nuove, come la malinconia, la noia, l'inquietudine e certi sogni che prefigurano Rousseau. Pubblicati a parte nella Morale du monde ou Conversations (10 volumi, 1680-1682), le conversazioni piene di sentimento e di spirito dei suoi personaggi divennero una sorta di manuale della società galante, dando luogo alla voga dei romanzi preziosi che proponevano una visione idealizzata dell'amore e una rappresentazione poetizzata della società mondana. In Clélie, histoire romaine figura una famosa Carte de Tendre alla geografia della galanteria, rasentante l'affettazione, che distolse la corrente del preziosismo dal suo originale modernismo.
Madeleine de Scudéry attribuì al proprio alter ego, un personaggio dell' Artamène ou le grand Cyrus che ha nome Saffo, giudizi impietosi contro il matrimonio, definito un'istituzione tirannica. La Scudéry, del resto, rimase sempre nubile. Questo romanzo è anche considerato da alcuni critici letterari il primo romanzo moderno nella misura in cui, senza fare l'apologia della sedizione politica, lascia trasparire simpatie, pur senza illusioni, per i Frondisti. Il personaggio di Saffo attesta per la prima volta la presa di coscienza del fatto che, dopo la Fronda, le donne non avrebbero più il diritto di applicare i loro talenti ai soggetti intellettuali, se non nella sfera privata. Dopo tutto, il ritiro di Saffo nel regno dei Sarmati — la leggendaria dimora delle Amazzoni — nel decimo volume di Artamène, coincide con il «ritiro» della duchessa de Montpensier. Con Pellisson, col quale intrattenne una relazione di grande fedeltà, ella ha influenzato La Fontaine e Molière che pure sembra averla messa in ridicolo sotto il nome di «Magdelon», diminutivo di Madeleine, nella sua pièce Le preziose ridicole.
Mademoiselle de Scudéry, che fece parte dell' Accademia dei Ricoverati di Padova, fu la prima donna a ricevere il premio di eloquenza dall'Académie française.
Nel 1819 Ernst Theodor Amadeus Hoffmann le dedicò il celebre racconto La signorina di Scudéry. (da wikipedia)