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giovedì 23 maggio 2019

"Il quadro realistico dell'impegno dello Stato nella lotta alla criminalità organizzata. Emotivo, episodico, fluttuante. Motivato solo dall'impressione suscitata da un dato crimine o dall'effetto che una particolare iniziativa governativa può esercitare sull'opinione pubblica." Da Cose di Cosa Nostra, 1991.
(Giovanni Falcone, magistrato; Palermo, 18 maggio 1939 – Palermo, 23 maggio 1992)

giovedì 19 luglio 2018

"Io accetto, ho sempre accettato più che il rischio [...] le conseguenze del lavoro che faccio, del luogo dove lo faccio e, vorrei dire, anche di come lo faccio. Lo accetto perché ho scelto, ad un certo punto della mia vita, di farlo e potrei dire che sapevo fin dall'inizio che dovevo correre questi pericoli. La sensazione di essere un sopravvissuto e di trovarmi, come viene ritenuto, in estremo pericolo, è una sensazione che non si disgiunge dal fatto che io credo ancora profondamente nel lavoro che faccio, so che è necessario che lo faccia, so che è necessario che lo facciano tanti altri assieme a me. E so anche che tutti noi abbiamo il dovere morale di continuarlo a fare senza lasciarci condizionare dalla sensazione che, o financo, vorrei dire, dalla certezza, che tutto questo può costarci caro." Da un'intervista rilasciata a Lamberto Sposini venti giorni prima di essere assassinato; citato in Santi laici, p. 360.
(Paolo Emanuele Borsellino, magistrato; Palermo, 19 gennaio 1940 – Palermo, 19 luglio 1992)