"Io sono contento di essere una checca evidente, "femminile": la
sofferenza che ciò, in questa società, comporta è al tempo stesso la
misura o se si vuole lo specchio della dura e insieme fragile e preziosa
bellezza della mia vita. È un grande destino possedere e cercare di vivere con chiara coscienza un'esistenza che la massa regolare, nel suo idiota accecamento, disprezza e tenta di soffocare." Da: Elementi di crtica omosessuale, Einaudi, Torino, 1977.
(Mario Mieli, attivista e teorico degli studi di genere; Milano, 21 maggio 1952 – Milano, 12 marzo 1983)
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