giovedì 15 marzo 2018

"La posta in gioco non è più il cuore, ma la retina, e l'anima bella ormai è divenuta un oggetto di studio della psicologia sperimentale. I bruschi contrasti in bianco e nero, l'insostenibile vibrazione dei colori complementari, il baluginante intreccio di linee e le strutture permutate […] sono tutti elementi della mia opera il cui compito non è più quello di immergere l'osservatore […] in una dolce melanconia, ma di stimolarlo, e il suo occhio con lui."
(Victor Vasarely; Pécs, 9 aprile 1906 – Parigi, 15 marzo 1997)
Foto: Victor Vasarely, Planetary Folklore Partecipations N°1, 1969, plastiche colorate applicate con magneti su metallo.

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