"La posta in gioco non è più il cuore, ma la retina, e l'anima bella
ormai è divenuta un oggetto di studio della psicologia sperimentale. I
bruschi contrasti in bianco e nero, l'insostenibile vibrazione dei
colori complementari, il baluginante intreccio di linee e le strutture
permutate […] sono tutti elementi della mia opera il cui compito non è
più quello di immergere l'osservatore […] in una dolce melanconia, ma di
stimolarlo, e il suo occhio con lui."
(Victor Vasarely; Pécs, 9 aprile 1906 – Parigi, 15 marzo 1997)
Foto: Victor Vasarely, Planetary Folklore Partecipations N°1, 1969, plastiche colorate applicate con magneti su metallo.
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