"Eleonora Duse, si sa, non andava mai sopra un palcoscenico, quando non
recitava. Manifestò, però, il desiderio di conoscermi e di parlarmi ed
io, prima della fine dello spettacolo, mi recai per pochi minuti nel suo
palco di proscenio. Con una voce soavissima, indimenticabile, mi disse
parole che conservo gelosamente, come un tesoro, dentro di me. In un suo
"bravo Fregoli" mi parve fosse l'essenza più pura di tutti gli
elogi e di tutti gli applausi che m'erano stati elargiti nelle diverse
parti del mondo." Da Fregoli raccontato da Fregoli, 1936.
(Leopoldo Fregoli, trasformista; Roma, 2 luglio 1867 – Viareggio, 26 novembre 1936)
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