"La stessa differenza che intercorre tra un mandante e un esecutore.
Mandare è elegante, sia che si mandi un mazzo di fiori, sia che si mandi
affanculo qualcuno. Il gesto è leggero, etereo, perché privo
dell'abbruttimento inevitabile presente nella fisicità. L'intenzione si
fa parola e la parola, sì, diverrà gesto, ma gesto altrui, di quello che
porta i fiori, di quello che va a fare in culo. L'esecutore, diciamolo,
è più volgare. Il fattorino del fiorista che porta le rose imprecherà
toccandone le spine. Il tipo mandato a fare in culo si scontrerà con
l'ingombrante opulenza del deretano." Da Il conto dell'ultima cena.
(Andrea G. Pinketts, pseudonimo di Andrea Giovanni Pinchetti, scrittore e giornalista; Milano, 12 agosto 1961 – Milano, 20 dicembre 2018)
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