"Sono debitore ai miei gatti
 di rare beatitudini. A fine pranzo [...] stanno sdraiati pancia in su, 
in quest'aria casalinga di amore cui cedono anche i gatti di pelo 
grigio. È il momento in cui sogni felini passano per le loro teste 
triangolari, in cui a occhi socchiusi guardano ciò che noi non vediamo, 
forse un dio con la faccia a triangolo e i baffi."  Da Il viaggiatore spaesato, pp. 42-43.
(Giorgio Valentino Bocca, giornalista e scrittore; Cuneo, 18 agosto 1920 – Milano, 25 dicembre 2011)

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