"Debbo confessare di essere un oceano di contraddizioni. Mi sono
contraddetto in tutto: in politica, nelle preferenze letterarie, nei
gusti, dai gastronomici ai musicali. Insomma, nella mia vita, almeno da
quando ho messo i pantaloni lunghi fino ad oggi, non c'è un momento di
cui qualcuno non possa dire: «Un uomo incostante come Blasetti è
difficile trovarlo». In questo mare di contraddizioni Blasetti è rimasto
costante soltanto in due cose. La prima è che si è sempre contraddetto
con sincerità, senza secondi fini (non c'è mai disaccordo fra quello
che dico e quello che penso o che sento). La seconda è l'amore per la
macchina da presa, per i carrelli, i riflettori, i cavi elettrici, i
teatri di posa." (Da L'Espresso, 27 ottobre 1957; citato in Gianfranco
Gori, Alessandro Blasetti)
(Alessandro Blasetti, regista; Roma, 3 luglio 1900 – Roma, 1º febbraio 1987)
(Alessandro Blasetti, regista; Roma, 3 luglio 1900 – Roma, 1º febbraio 1987)
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