venerdì 29 marzo 2019

Teresa Ciceri Castiglioni (Angera, 15 ottobre 1750 – Como, 29 marzo 1821) è stata un'inventrice italiana.
Nel 1770 sposa il nobile comasco Cesare Ciceri, oltre ad interessarsi della numerosa prole, ebbe 12 figli, si specializzò nelle scienze agrarie, discipline a cui apportò diversi contributi; si interessò di arti e utili applicazioni nell'industria. Promosse l'arte di " pettinare, filare, torcere e tessere a maglia la scorza di lupini" come scrisse Maurizio Monti nella sua Storia di Como, Teresa da questa leguminosa riuscì a ricavarne un tessuto, alcuni frammenti da lei stessa prodotti si conservano ancora nel Museo di Como. Per questa sua scoperta e per aver introdotto nel comasco la coltivazione della patata, la Società Patriottica di Milano il 1º febbraio del 1780 la nomina " Sozia Corrispondente Nazionale per le cognizioni e lo zelo rispettivamente agli oggetti dell'agricoltura e delle arti": A farla nominare membro di questa Società fu Alessandro Volta che in una lettera al cavalier Landriani scrive: "...l'abate Carlo Amoretti porterà alla Società Patriottica la tela e le altre mostre di filaccia di lupini, che presenta alla medesima Società colla descrizione delle relative operazioni, la signora donna Teresa Ciceri, dama comasca, mia singolar padrona e amica..." (da Flavia Scotti nata Castiglioni). È grazie alla sua amicizia che Alessandro Volta, ospite nella sua casa di Angera, il 4 novembre 1776 all'Isolino Partegora raccolse in alcune bottiglie di gas che si sprigionava dalla palude che chiamò inizialmente aria infiammabile per poi in seguito venire classificato come metano. A lei è intitolato il Liceo "Teresa Ciceri" di Como, tra le più prestigiose scuole del comasco. (da wikipedia)

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