Santa Zoe (... – Roma, 5 luglio 286), martire cristiana.
Secondo la leggenda era la moglie di Nicostrato, capo della Cancelleria Imperiale sotto Diocleziano, e aveva l'insolita abitudine di acompagnare il marito nelle visite in carcere ai detenuti. Era pure misteriosamente muta da anni (Freud, aiutaci tu!). Un giorno, durante una di queste stuzzicanti visite tra i galeotti, rimase folgorata dalla bellezza di San Sebastiano, lì a far la ramanzina ai gemelli prigionieri Marco e Marcelliano che stavano per abiurare il cristianesimo e salvarsi così la vita. Si inginocchiò davanti al bel santo e lui in cambio le fece il segno della croce sulle labbra. Lei immediatamente guarì dal mutismo (e ti pareva) e ci fu un'epidemia di conversioni istantanee al cristianesimo nella prigione. Qualche settimana dopo Zoe fu sorpresa a pregare sulla tomba di San Pietro e catturata. Il suo martirio fu singolare: appesa per i capelli a un albero e affumicata a morte.
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