"Quello che amo di più è "FANTOZZI VA IN PENSIONE" perché è il più
realistico e dolce. Vi confesso che tutte quelle paure che vengono a
Fantozzi…la pressione alta…tutte le sue manie..la paura della
solitudine… vengono realmente ad una certa età. E' molto umano quel
film… E' successo anche a me quando è diminuito il lavoro e mi hanno
mandato in pensione, mi sono reso conto dell'attualità e della realtà
del soggetto. Quando cerca disperatamente una qualsiasi occupazione…
cerca di rendersi utile in qualsiasi maniera… Senza dubbio il più bel
capitolo della saga fantozziana."
(Gigi Reder, nome d'arte di Luigi Schroeder, attore e doppiatore; Napoli, 25 marzo 1928 – Roma, 8 ottobre 1998)
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