"Lavoro da sempre al teatro,
in televisione. Ho interpretato decine di commedie, telefilm, gialli
rosa, eccetera. Se me lo permettete, scusa l'immodestia, dovrei essere
più famosa per ciò che ho fatto fino ad oggi, che non per la
sostituzione della Patty Pravo. Tengo a sottolineare che non sono una
"diva" e che non ho alcuna intenzione di diventarlo. Io sono schiva per
natura. Sono un'attrice professionista e mi adatto a qualsiasi lavoro.
Mi sono trovata da un giorno all'altro, dovrei dire da un'ora all'altra,
con in mano un copione voluminoso da leggere. Eh già, ribadisco
leggere, mentre avrei voluto poter dire studiare! Non ho fatto un
minuto, che è un minuto di prove. Ho cominciato da pochi giorni a
lavorare in studio, con il suggeritore che mi sussurrava le battute.
[...] Il regista Cottafavi ha dovuto recuperare in pochi giorni il tempo
perduto. S'è dovuto rifare tutte le scene nelle quali appariva Patty
Pravo. Quasi un mese di lavoro! Mica male, no?! Non so come finirò.
Spero soltanto di non crollare. Una vita pazzesca! Non c'è scampo, dalle
nove del mattino a notte inoltrata, sono in televisione. Bello, no?
Altro che diva?!!!" Da un'intervista durante le riprese di A come Andromeda, di Attilio Neri per Bolero-Teletutto, 1971.
(Nicoletta Rizzi, attrice; Milano, 1º gennaio 1940 – Milano, 17 gennaio 2010)
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