lunedì 21 gennaio 2019

"Parole quali democrazia, socialismo, libertà, patriottico, realistico, giustizia hanno ciascuna di esse diversi significati che non possono essere riconciliati tra loro. Nel caso di una parola come democrazia, non solo non esiste una definizione concordata, ma ogni tentativo di ottenerne una viene ostacolato da tutti i lati. È quasi universalmente riconosciuto che quando chiamiamo un paese democratico la stiamo lodando: di conseguenza i difensori di ogni tipo di regime sostengono che la loro sia una democrazia, e temono che se quella parola fosse legata a un significato preciso dovrebbero smettere di usarla. Le parole di questo tipo sono spesso usate in modo consapevolmente disonesto. Cioè, la persona che le usa ha la sua definizione privata, ma consente al suo ascoltatore di pensare che significhi qualcosa di diverso." Da La politica e la lingua inglese, 1946.
(George Orwell, pseudonimo di Eric Arthur Blair, scrittore, giornalista, attivista, critico letterario; Motihari, 25 giugno 1903 – Londra, 21 gennaio 1950)

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