"Mi sono sempre posto, fino in fondo come professore, che cosa e come si comunica ai giovani, come coinvolgerli. In questo senso una delle cose che ritengo più importanti è il metodo da me sperimentato del progettare senza pensare (o progettare al di fuori della coscienza). Può sembrare uno slogan, un motto, quasi impossibile da realizzare, una forma quasi di disapprendimento rispetto alle lungaggini delle analisi fatte di solito a monte di un progetto, alle sovrastrutture culturali. Ora, se da una parte riconosco l’importanza di un percorso che utilizza criteri razionali di analisi e verifica, trovo, dall’altra, fondamentale il momento iniziale, più genuino dell’ispirazione, dell’intuizione del manufatto che viene fuori da un approccio diretto, il momento dell’idea e della curiosità di fare delle cose anche un po’ particolari che corrispondano a quello che sentiamo (e tuttavia attendibili nella dimensione funzionale, statica e dimensionale)." da un'intervista del 2014 per ArchiDiAP
(Riccardo Dalisi, architetto, docente, scultore e designer; Potenza, 1º maggio 1931 – Napoli, 9 aprile 2022)
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